Stop al parametro della sentenza Grilli: nuovo calcolo dell’assegno divorzile

Secondo una recente sentenza della Cassazione, in caso di divorzio, l’assegno dovrà essere calcolato sulle basi del tenore di vita e del contributo dell’ex coniuge.

Di fatto, dunque, il tenore di vita goduto durante il matrimonio torna ad essere un parametro su cui quantificare l’entità dell’assegno divorzile, nei confronti dell’ex coniuge economicamente più debole.

Il giudice dovrà valutare caso per caso l’ammontare dell’importo dell’assegno -poiché non tutti i divorzi sono uguali- e dovrà dunque prendere in considerazione elementi quali: la durata del matrimonio, le potenzialità reddituali future e l’età dell’avente diritto.

Il cosiddetto principio di “autoresponsabilità”, introdotto dalla sentenza Grilli in precedenza, prevedeva invece che, a matrimonio finito, non si tenesse conto dell’esistenza passata dei due partner e che, pertanto, essi fossero da considerarsi come single.

L’intervento dell’Investigatore privato in tali circostanze potrà garantire, in sede giudiziaria, una maggiore tutela per le parti svantaggiate.

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ho letto ed accetto la Privacy Policy di questo sito

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.